Sono dieci i medici ormai in pensione che non hanno esitato a indossare di nuovo il camice per offrire il loro contributo, a titolo completamente volontario, sin dai primi e più difficili momenti della campagna vaccinale contro il Covid.
L’Asl di Vercelli ha voluto ringraziarli per l’impegno, che molti di loro continuano a prestare anche nell’attuale fase di somministrazione delle quarte dosi agli Over 80 e ai soggetti fragili, con la consegna di una pergamena. La cerimonia si è tenuta giovedì 12 maggio nell’Aula magna dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, alla presenza della Direttrice generale Eva Colombo, della Direttrice sanitaria Fulvia Milano, del Direttore amministrativo Gabriele Giarola e della responsabile del Sisp Virginia Silano.
Il riconoscimento è stato consegnato a: Gabriele Bagnasco, Maria Emilia Bogni, Giovanni Bona, Emilio Chiocchetti, Francesco Filice, Antonino Nebbia, Maria Vittoria Porta, Marco Rolando, Robertino Unio e Marilena Vallero.
«Con questa semplice, ma molto sentita, cerimonia vogliamo ringraziare pubblicamente i medici che sono stati al fianco dell’Asl Vercelli, mettendosi a disposizione a titolo completamente volontario per la campagna di vaccinazione contro il Covid – ha commentato la Direzione generale - A tutti voi va un sincero grazie di cuore per la disponibilità e per il prezioso impegno, che avete spontaneamente scelto di offrire in uno dei momenti più bui per l’Italia intera e per la stessa popolazione del nostro territorio. Il vostro gesto, espressione dei più elevati valori deontologici professionali, è anche un importante segno di altruismo e generosità. La vostra partecipazione alla campagna vaccinale ha rappresentato un ausilio concreto e fondamentale nel contrasto alla pandemia e per la protezione della popolazione. Inoltre in questa occasione non possiamo dimenticare anche tutte le associazioni, la Protezione civile, i sindaci e le amministrazioni comunali, che hanno offerto uno straordinario esempio di cooperazione su questo territorio, mettendo in campo forze, persone e spazi».