INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE
Rettosigmoidoscopia e colonscopia
CHE COSA È
La colonscopia e la rettosigmoidoscopia sono esami diagnostici che consentono al medico di vedere all'interno del grosso intestino (colon). Con l'endoscopio, un lungo tubo flessibile con una telecamera alla sommità o delle lenti (fibre ottiche) e una luce propria, si risale attraverso l'ano e si esplora tutto il grosso intestino.
COME SI SVOLGE
L'esame dura in genere 15-30 minuti, e provoca solitamente modesto dolore, legato soprattutto all'immissione di aria attraverso l'endoscopio, allo scopo di distendere le pareti dell'intestino per esplorare meglio. Tre-quattro giorni prima dell'indagine è consigliabile evitare frutta e verdura; è bene inoltre indossare abiti comodi e facilmente rimuovibili. Se interviene la necessità di recarsi nei servizi igienici, bisognerà recarsi nei reparti adiacenti ai locali del Servizio di Endoscopia Digestiva (Medicina Donne e Medicina Uomini). L'esame può essere meno tollerato in caso di intestino molto lungo, o in presenza di aderenze dopo interventi chirurgici sull'addome. Per questa ragione, prima e durante l'esame, vi potranno essere somministrate piccole dosi di farmaci sedativi o antidolorifici, per aiutarvi a sopportare meglio la procedura. Prima dell'inizio dell'esame è opportuno segnalare al medico eventuali allergie a farmaci, o trattamenti farmacologici in atto, oppure la presenza di patologia valvolare cardiaca o di protesi, che potrebbero richiedere profilassi antiendocarditica. Durante l'esame è importante rilassare il più possibile la muscolatura addominale; questo faciliterà la progressione dello strumento e renderà la procedura più breve. Ad esame terminato dovrete riferire eventuali situazioni di malessere, ma in genere, entro 30-60 minuti sarete in grado di allontanarvi dall'ospedale (se accompagnati), ma l'effetto sedativo dei farmaci potrà perdurare più a lungo. Tutte le procedure amministrative vengono effettuate dopo l'espletamento dell'esame,
PERCHÈ VIENE FATTA
Attraverso il colonscopio, che ha circa il diametro del vostro dito indice, il medico ha una visione nitida e precisa del vostro intestino e può individuare o escludere la presenza di malattie. È utile quindi per definire le cause di sintomi quali: dolori addominali, stitichezza o diarrea accentuate o insorte recentemente, che tendono a non risolversi. È, inoltre, utile per accertare la causa della presenza di sangue nelle feci o di alcune anemie (carenza di globuli rossi).
Talvolta il medico potrà ritenere opportuno prelevare, nel corso dell'esame, piccoli frammenti di tessuto (biopsie), che vengono successivamente inviati al laboratorio per l'analisi microscopica. Tale metodica è utile in molti casi di malattie infiammatorie o infettive dell'intestino e non necessariamente solo quando vi sia il sospetto di tumore. Il prelievo di tali frammenti è del tutto indolore e si effettua mediante l'uso di piccole pinze che vengono introdotte attraverso la sonda stessa.La colonscopia e la rettosigmoidoscopia, oltre a fare la diagnosi, consentono anche il trattamento di alcune patologie, come i polipi intestinali, che in passato richiedevano un vero e proprio intervento chirurgico.I polipi sono rilevatezze della mucosa intestinale, di natura per lo più benigna, tutt'altro che infrequenti dopo i 50 anni, che possono essere asportati durante la colonscopia. A tale scopo si utilizza un particolare bisturi elettrico a forma di cappio, che in modo del tutto indolore, elimina il polipo bruciandone la base. Alcuni frammenti o l'intero polipo vengono successivamente recuperati per l'esame istologico. Per una più accurata descrizione della procedura, vedere polipectomia.
QUALI SONO LE COMPLICANZE
La colonscopia è una procedura sicura, e consente uno studio completo dell'intestino in oltre 90% dei casi; solo qualche volta, in presenza di un intestino particolarmente lungo e convoluto o di fenomeni aderenziali, può essere problematica l'esplorazione di tutto il colon. Occasionalmente dopo l'esame vi può essere un'irritazione o gonfiore della vena del braccio, in cui è stato iniettato il sedativo, che si risolve spontaneamente o con l'aiuto di pomate antinfiammatorie. Altri rischi potenziali derivano dall'uso dei sedativi in pazienti anziani, o con gravi patologie respiratorie, o cardiache. Solo eccezionalmente, dove sono state effettuate biopsie, vi può essere un sanguinamento, che quasi sempre si arresta da solo. Le complicanze più importanti, come la perforazione e l'emorragia, sono invece rare (meno di un caso su 1000), e soprattutto correlate alla presenza di gravi patologie, o all'asportazione di polipi.
CONSIGLI PER LA PREPARAZIONE ALL'ESAME
La colonscopia deve essere preceduta da un'adeguata preparazione poichè l'intestino può essere valutato accuratamente solo in assenza di feci. Per questo motivo, il nostro Centro vi fornirà spiegazioni adeguate riguardo al tipo di sostanza lassativa da utilizzare e consigli dietetici. È importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni che vi saranno date per la pulizia dell'intestino
. Vi verrà comunque richiesto di firmare un consenso all'esecuzione di qualsiasi indagine endoscopica.
Polipectomia
CHE COSA È
I polipi sono rilevatezze della mucosa intestinale e dello stomaco, di natura per lo più benigna. Alcuni polipi (adenomi) possono, se lasciati in sede e se diventano molto grossi, degenerare e diventare maligni. È infatti oggi accertato che la maggior parte dei tumori maligni dell'intestino derivano da polipi (adenomi) inizialmente benigni. Per tale motivo i polipi dello stomaco e dell'intestino vanno asportati. Oggi è possibile fare questo per via endoscopica e non più come era necessario in passato con un intervento chirurgico.
COME SI SVOLGE
Attraverso un piccolo tubo flessibile con una telecamera in punta o delle lenti (fibre ottiche) e dotato di luce propria, che viene introdotto dalla bocca (gastroscopia) o dal retto (colonscopia) il medico che esegue l'esame può vedere il polipo o i polipi. I polipi possono essere peduncolati o a larga base.I polipi peduncolati possono essere facilmente asportati in un solo pezzo, recidendo alla base il peduncolo con un particolare elettro bisturi fatto a forma di cappio Nel caso di quelli a larga base, specie se di grosse dimensioni, può essere necessario staccarli pezzo per pezzo, e quindi può occorrere anche più di una seduta per asportarli completamente. In alcuni casi si utilizza anche la coagulazione con Argon plasma per bruciare la base dei grossi polipi. È infatti estremamente importante rimuovere completamente il polipo per evitare che si riformi.
L'ESAME ISTOLOGICO
Prima di rimuovere il polipo il medico potrà prelevare piccoli frammenti di tessuto (biopsie), che verranno successivamente inviate al laboratorio per l'analisi microscopica o istologica. Anche il polipo asportato viene in genere recuperato e analizzato dall'istologo. L'esame istologico è molto importante perchè chiarisce la natura del polipo e indica se saranno o meno necessari futuri controlli. Nei polipi più grossi, poi, è importante verificare se esistono al loro interno cellule in via di trasformazione (displasia), e in che punto si trovino queste cellule. La polipectomia per via endoscopica è, infatti, una terapia definitiva in quasi tutti i casi, ma quando vi sono delle cellule in avanzata fase di trasformazione (displasia severa) situate alla base del polipo o nel peduncolo può essere necessario, per una completa e definitiva cura della malattia, effettuare un intervento chirurgico per asportare il tratto dell'intestino o dello stomaco ove aveva sede il polipo.
QUALI SONO LE COMPLICANZE
La polipectomia è una procedura sicura. È necessario però che la coagulazione del sangue sia normale. È inoltre importante segnalare al medico se state assumendo farmaci (anticoagulanti, antiaggreganti come aspirina, o antinfiammatori) che possono modificare la coagulazione, o se sia presente spontanea facilità di sanguinamento. L'incidenza di complicanze della polipectomia è relativamente bassa: le principali sono: l'emorragia nella sede di asportazione del polipo e la perforazione, più frequenti quando si asportano grossi polipi. Entrambe possono essere risolte con un trattamento medico o endoscopico, e solo in alcuni casi potrà essere necessario un intervento chirurgico.
NOTE SUGLI EFFETTI DEI FARMACI SEDATIVI/ANALGESICI E SULLE CONDIZIONI CLINICHE POST-ESAME
Per quanto siano disponibili e possano essere somministrati antagonisti specifici di benzodiazepine e oppioidi, cioè dei farmaci più comunemente utilizzati per sedazione/analgesia in corso di procedure di Endoscopia Digestiva, è INDISPENSABILE rammentare che effetti residui di tali farmaci sulle funzioni intellettive possono persistere per diverse ore. Per tale motivo è consigliabile che dopo somministrazione di benzodiazepine e/o oppiacei il paziente sia accompagnato, non abbandoni immediatamente la struttura ospedaliera e non si ponga alla guida di alcun tipo di veicolo e non utilizzi macchine o altra strumentazione potenzialmente pericolosa per almeno 12 ore.
In caso di persistenza e/o di ricomparsa di sintomi da sedazione nelle ore successive alla procedura endoscopica, così come in caso di eventuale comparsa e/o persistenza di sintomatologia dolorosa e/o febbrile o di altra sintomatologia acuta e intensa (considerando però che una certa distensione e/o dolenzia addominale, o l'espulsione di modesta quantità di sangue per via rettale-1 tazzina da caffè-non devono allarmare) anche a carico di organi non afferenti al tratto digestivo è necessario avvertire immediatamente il personale medico del Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva telefonando al numero 0161593413 - 0161593425 dalle ore 08:00 alle ore 16:00 di tutti i giorni feriali e dalle ore 08:00 alle ore 12:00 del sabato, e negli altri orari direttamente al medico endoscopista reperibile, il cui recapito sarà fornito dal personale infermieristico del Servizio stesso dalle ore 07:00 alle ore 19:00 di tutti i giorni feriali, e dalle ore 07:00 alle ore 12:00 del sabato; in tutti gli altri orari il recapito del medico endoscopista potrà essere richiesto al DEA di questo Ospedale (tel.: 01615931 ).